L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 è anche causa di cambiamenti sociali economici e politici, secondo gli studi di diversi analisti. Recentemente edito da Mursia, è stato pubblicato il libro “Il mondo dopo il Covid-19“scritto da due saggisti e studiosi, Ferdinando Sanfelice di Monteforte e Laura Quadarella Sanfelice di Monteforte, professoriuniversitari e fondatori, tra le altre cose, del think tank Mediterranean Insecurity. Le tesi affrontate in questo studio sono essenzialmente tre: la storia ci insegna cosa fare e ci indica i pericoli della pandemia; la competizione per il nuovo ordine mondiale; la guerra sotterranea all’Occidente da parte di alcuni gruppi estremisti.
Ci siamo sentiti con gli autori al telefono al fine di far emergere tali questioni essenziali, utili per
comprendere le conseguenze geopolitiche e strategiche di questa emergenza.
DOMANDA: Il libro nella prima parte racconta le pandemie avvenute nel corso degli anni. E le strategie prese nei secoli per impedirne e bloccarne la diffusione. Ma innanzitutto vorrei sapere quali sono secondo la vostra analisi, le conseguenze strategiche in seguito alla emergenza del Covid-19.
RISPOSTA: Le conseguenze sono di due tipi. Da un punto di vista interno e da un punto di vista esterno, di relazione tra gli Stati. E’ evidente che gran parte delle Nazioni uscirà indebolita economicamente e socialmente da questa emergenza. Per quanto riguarda le relazioni tra gli Stati invece si tratta di una competizione per assumere una posizione migliore rispetto a quella che aveva precedentemente. E’ chiaro ad esempio che il dominio degli Stati Uniti può venir messo in discussione, a partire dalle difficili condizioni economiche… L’Italia stessa in questo contesto non può stare a guardare.
DOMANDA: Quanto possono mutare anche gli scenari militari oltre a quelli economici?
RISPOSTA: In un bel libro “Ascesa e caduta delle grandi potenze”, Paul Kennedy mette in evidenza quanto economia e forza militare siano strettamente collegate. Assumere una migliore posizione per gli attori in campo, riguarda anche la posizione militare, evidentemente.
DOMANDA: In una precedente intervista realizzata con il Generale Camporini, è emerso quanto la Cina ad esempio si stia rafforzando in questo senso…
RISPOSTA: Sì, ma non solo. La Russia, l’Europa stessa, stanno cercando di assumere una nuova rilevanza. Persino Turchia e Brasile nonostante la difficile situazione economica politica e sociale in cui vertono…
DOMANDA: Partendo da queste premesse, è possibile dunque secondo voi, indicare chi si sia già rafforzato?
RISPOSTA: Bisognerebbe chiedersi se ci sia qualche Stato che è riuscitoe riuscito e riuscirà a rafforzarsi. E’ ancora presto per poterlo affermare. La Cina sicuramente è già venuta fuori dalla prima ondata, e pertanto ha qualche vantaggio. Ma anche l’Italia a livello internazionale si è rafforzata. Si parla di metodo italiano per il contrasto al virus… ed è di qualche giorno fa l’intervento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che elogiava il nostro paese…
DOMANDA: Nel vostro libro, sottolineate alcuni attori non statali che invece sicuramente escono rafforzati da questa crisi…
RISPOSTA: Esattamente. Attori non statali nel senso di alcuni gruppi jihadisti e alcuni movimenti legati all’estremismo di destra soprattutto. Il motivo è che per questi gruppi è stato facile fare propaganda online, con la gente a casa. Hanno cavalcato e cavalcano quell’onda di malcontento che la difficile gestione della crisi ha causato. Fomentano l’odio… Sono gruppi che hanno come scopo la distruzione del nostro modo di vita.
DOMANDA: Partiamo dall’estremismo di destra…
RISPOSTA: L’odio dell’estremismo di destra, a partire da quello bianco, si è manifestato un po’ovunque. E’ fin troppo facile e banale dare la colpa a qualcun altro di quanto è accaduto. Questi movimenti hanno messo in giro fake news, accusando, della diffusione del virus , gruppi etnici o determinati gruppi religiosi, sempre minoritari. Ma è un fenomeno storico, accade sempre questo, purtroppo…
DOMANDA: Per quello che riguarda invece i gruppi jihadisti, i leader hanno rilasciato comunicazioni differenti…
RISPOSTA: Esattamente. I commenti ufficiali sono stati molto diretti. Ma se i leader di Al Qaeda pur sottolineando la punizione divina della pandemia, hanno invitato però alla preghiera e alla conversione al vero Islam, i leader di Islamic State hanno dato la colpa della pandemia, all’Occidente e hanno invitato i militanti ad attaccarlo in questo momento di straordinaria difficoltà.
DOMANDA: E’ significativo…
RISPOSTA: Sì. C’è da sottolineare anche che l’ Islam sembra a loro dire la religione perfetta per prevenire la malattia. Il lavarsi così spesso per le preghiere e usi e costumi che favoriscono un certo isolamento e la “velatura” del volto dietro alle mascherine, sembrano riportare l’Occidente ad un avvicinamento alle tradizioni salafite. Naturalmente è una visione forzata.
DOMANDA: Se i gruppi jihadisti hanno di fondo un contrasto, uno scontro da portare avanti con l’Occidente… quale è invece l’idea dei movimenti estremisti di destra?
RISPOSTA: Non c’è nessuna idea politica di fondo. Questi gruppi avvantaggiati dalla situazione cavalcano l’odio contro gli stranieri e contro alcuni gruppi religiosi, come gli ebrei… Come già detto, mettono in giro fake news, come quella ad esempio che il virus si sia diffuso a causa delle antenne 5G e che ha causato l’incendio e la distruzione di molte antenne in diverse nazioni.
DOMANDA: E’ subdolo comunque accusare un certo gruppo etnico della diffusione della malattia…
RISPOSTA: Serve a fomentare l’odio contro il governo e contro questi gruppi minori le minoranze…
DOMANDA: I livelli di povertà e disoccupazione possono essere inimmaginabili…
RISPOSTA: Sì, è a rischio la coesione sociale non solo nel nostro paese ma in tutti gli altri paesi. La tensione sociale può stravolgere quei rapporti interni e esterni tra i paesi…
DOMANDA: Nel primo capitolo del libro voi fate riferimento ai fatti storici accaduti…
RISPOSTA: E’ un modo per sottolineare che i rimedi alle pandemia esistono. Vogliamo sottolineare l’importanza della prevenzione nel fare o non fare certe cose. Gestire la pandemia è il segreto del successo, a partire da ciò che si è verificato nel passato. La pandemia non si può evitare. Quello che è importante ora è cercare di uscire con un numero di danni minori, al fine di uscirne vincitori.
DOMANDA: Al di là di jihadisti e estremisti concordo con la tesi del vostro libro che anche i gruppi criminali escono rafforzati da questa crisi…
RISPOSTA: E’ evidente che il malessere socio economico favorisce il crimine organizzato. Non solo in Italia, ma ovunque. La perdita del lavoro causata dalla crisi economica crea la manodopera ideale per la criminalità organizzata transnazionale, d’altra parte durante le guerre si è sempre alimentato il mercato nero…
DOMANDA: Siamo solo all’inizio di uno stravolgimento economico e sociale… Anche se almeno qui in Italia, quella tensione sociale temuta ancora non si è sofferta…
RISPOSTA: Non dimentichiamo che il divieto di assembramento vieta la possibilità anche di
manifestare senza distanziamento sociale. Inoltre i problemi di strategia e di geopolitica sono questioni a lungo termine…
DOMANDA: Siamo all’inizio della emergenza…
RISPOSTA: …di uno stravolgimento dell’ordine mondiale.
DOMANDA: Nel libro parlate anche dell’estremismo di sinistra. Avete studiato qualcosa in particolare rispetto a questo fenomeno?
RISPOSTA: Non abbiamo registrato niente di particolare. Se non la classica propaganda.
DOMANDA: Per concludere, qualche altra considerazione sui gruppi jihadisti?
RISPOSTA: I gruppi jihadisti in alcune aree dell’Africa e dell’Asia stanno sfruttando questa occasione per mostrarsi più bravi dello stato stesso nell’esser vicini alle popolazioni. Anche per questo le persone sentendosi abbandonate dallo stato, o meglio ritenendolo inadeguato a fronteggiare la pandemia, potrebbero avvicinarsi a questi gruppi… Anche questo fattore, come gli altri cui abbiamo accennato, potrebbe favorire un nuovo ordine mondiale, con valori diversi da quelli che sono alla base della Comunità internazionale che noi oggi conosciamo, e diversi rapporti
di forza tra gli Stati.